Cosa è il Lotus Birth
Il Lotus Birth è un tipo di parto in cui, dopo la naturale espulsione della placenta (secondamento spontaneo), il cordone ombelicale non viene tagliato: in questo modo il neonato rimane collegato alla sua placenta fino al momento in cui il cordone, una volta essiccato, si stacca naturalmente; per questo motivo, questa modalità di nascita viene anche definita parto dolce.
L’accortezza di aspettare la caduta spontana del cordone, oltre ad essere un segno di rispetto nei confronti di una nuova creatura venuta al mondo, produce enormi vantaggi a livello di benessere e di salute, che il bambino – futuro adulto – si porterà dietro per tutta la vita.
Solo in pochi sanno che, una volta avvenuta la fecondazione, la prima cellula formatasi (lo zigote) si divide in due cellule che daranno poi origine, rispettivamente, al feto ed alla placenta. Il bimbo e la placenta sono dunque uniti da un legame strettissimo, che si crea fin dalle prime ore della gravidanza.
La placenta nasce e cresce insieme al feto, possiamo dire che è la sua “gemella”. Ecco perché, al momento del parto, è importantissimo rispettare i naturali tempi di separazione tra il piccolo e la placenta, lasciando quindi che il cordone ombelicale si stacchi naturalmente (ciò avviene di solito nell’arco di 3-7 giorni).
Inoltre, se il cordone ombelicale non viene reciso, il sangue contenuto nel cordone e nella placenta – ricco di cellule staminali – passa interamente al bambino, che ne risulta nutrito e rafforzato.
Se invece, dopo il parto, si procede immediatamente al taglio del cordone, il piccolo viene privato di ben il 30% del suo sangue…
… dal quale potrebbero essere estratte cellule staminali, utili per aiutare i malati…
…. ma forse è il caso di lasciare al legittimo proprietario ciò che gli appartiene, invece di farne un malato cronico fin dalla nascita!
Il taglio immediato del cordone ombelicale ha anche un’altra grave conseguenza: il bambino, alimentato ed ossigenato per ben nove mesi dal cordone, tutto ad un tratto si trova privato della fonte di nutrimento e di ossigeno a cui era abituato, e l’unico modo che ha per sopravvivere è respirare con i suoi polmoni, che però non ha mai usato prima…
… quindi da una parte c’è pericolo di morte, dall’altra c’è tutta la potenza del respiro e della vita.
Quale sarà dunque la scelta (obbligata) del bimbo?
Respirare quanto basta per sorpavvivere, lo stretto necessario insomma.
Il nuovo arrivato si porterà dietro questo schema di respirazione per tutta la vita, con inevitabili conseguenze sul suo stato di salute.
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Invece, se diamo al bimbo la possibilità di imparare a respirare con i suoi tempi, senza metterlo subito in pericolo di morte, i risultati saranno molto diversi, e visibili fin da subito: alla nascita il bambino non piangerà (i bimbi appena nati non devono mica piangere per forza!), e respirerà in modo ampio, profondo, continuo, “rischiando” così di diventare… un adulto sano e felice.
Quanti ne conosci?
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Non a caso c’è chi ritiene che, cambiando il modo di nascere, nel giro di tre generazioni non ci sarebbero più guerre.
I genitori hanno quindi un’enorme responsabilità: decidere di dare alla luce i propri figli con il Lotus Birth significa dare loro tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per affrontare e vivere pienamente la loro vita.
Per scegliere questo tipo di parto è necessaria, per entrambi i genitori, una preparazione specifica: Paolo Cericola, avendo “rivissuto” la propria nascita, è in grado di accompagnare le coppie che decidono di intraprendere questo tipo di percorso, attraverso il Respiro della Memoria® e la Coccoloterapia® in acqua calda, due evoluzioni apportate al Rebirthing da Paolo Cericola.
Invece, per quanto riguarda l’aspetto più tecnico, ci rivolgiamo a dottori ed ostetriche che fanno già parti naturali od in acqua e che qui, poiché non siamo ancora autorizzati, non ti possiamo segnalare.
Quindi come prepararsi al Lotus Birth?
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