“Come vincere l’Ansia” o meglio “come
gestire l’Ansia e lo Stress”
Intanto magari sarebbe meglio sapere o conoscere che cos’è l’ansia.
La definizione che ne dà Wikipedia è questa:
L’ansia è uno stato psichico, prevalentemente cosciente, di un individuo caratterizzato da una sensazione di paura, più o meno intensa e duratura, che può essere connessa o meno ad uno stimolo specifico immediatamente individuabile (interno o esterno) ovvero dunque una mancata risposta di adattamento dell’organismo ad una qualunque determinata e soggettiva fonte di stress per l’individuo stesso.
L’ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. Può esistere come disturbo cerebrale primario oppure può essere associata ad altri problemi medici, inclusi altri disturbi psichiatrici. I segni somatici sono dunque una iperattività del sistema nervoso autonomo e in generale della classica risposta del sistema simpatico di tipo “combatti o fuggi”.
Si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere aspecifica, vaga o derivata da un conflitto interiore.
Componenti
L’ansia sembra avere varie componenti di cui una cognitiva, una somatica, una emotiva, una comportamentale.
- La componente cognitiva comporta aspettative di un pericolo diffuso e incerto.
- Dal punto di vista somatico (o fisiologico), il corpo prepara l’organismo ad affrontare la minaccia (una reazione d’emergenza): la pressione del sangue e la frequenza cardiaca aumentano, la sudorazione aumenta, il flusso sanguigno verso i più importanti gruppi muscolari aumenta e le funzioni del sistema immunitario e quello digestivo diminuiscono. Esternamente i segni somatici dell’ansia possono includere pallore della pelle, sudore, tremore e dilatazione pupillare.
- Dal punto di vista emotivo, l’ansia causa un senso di terrore o panico, nausea e brividi.
- Dal punto di vista comportamentale, si possono presentare sia comportamenti volontari che involontari, diretti alla fuga o all’evitare la fonte dell’ansia. Questi comportamenti sono frequenti e spesso non-adattivi, dal momento che sono i più estremi nei disturbi d’ansia. In ogni caso l’ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è un’emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità, ed è una funzione importante in relazione alla sopravvivenza.
Ora, dopo queste definizioni di tipo possiamo dire culturale, abbiamo capito cosa possa essere l’ansia, ma in pratica non abbiamo risolto nulla, giusto?
Suppongo che a te interessi risolvere il tuo problema di ansia il più rapidamente possibile, giusto?
Bene, allora per un intervento di pronto soccorso veloce puoi leggere e fare gli esercizi proposti alla pagina: “Un aiuto veloce con il Respiro“.
Perché si va in ansia?
Il motivo per cui si va in ansia è che durante tutto il giorno e la notte nel nostro schermo frontale passano film di vario genere, che senza che noi ce ne accorgiamo ci fanno reagire in vario modo, più o meno piacevole, e a volte in modo molto brusco, con conseguenze molto spesso drammatiche a seconda del vissuto della persona e di chi ci è intorno.
Per comprenderci meglio, ti farò un esempio molto concreto.
Dovrai farlo, dopo averlo letto, ad occhi chiusi, immedesimandoti nella scena quanto più possibile:
Prova ad immaginare che rientri a casa tua, vedi la tua mano che infila la chiave nella toppa della serratura, apri la porta, lasci le tue cose, la borsa, il cappello, la giacca, etc…, vai in cucina e prendi un limone dal cassetto dei limoni, poi prendi un coltello e vai sul lavello, vedi le tue mani che poggiano il limone e lo tagliano a metà, poi spalanchi la bocca e spremi il limone sulla tua lingua, assaporalo.
Ccome è il sapore?
Che gusto ha?
Che effetto fa nel tuo corpo?
Quali reazioni produce?
Brividi?
Peli che si alzano?
O cosa altro?
Bene, ora puoi riaprire gli occhi.
Se hai avuto qualcuna delle reazioni sopra descritte, ti sei appena fatto una limonata senza limone!
Cosa vuol dire?
Vuol dire che il tuo corpo ha reagito come se fosse presente il limone, ma in realtà il limone non c’è, e questo mette comunque in reazione il tuo corpo.
Quindi non possiamo metterci a combattere contro il limone o evitare tutti i cibi con il limone (le cosiddette allergie), ma semplicemente diventare consapevoli di quale film sta passando nel nostro schermo frontale ed imparare a stare tranquilli.
Il lavoro con il Respiro della Memoria® permette proprio questa possibilità, e cioè quella di aiutarti ad individuare cosa “sta succedendo” proprio nel momento in cui “sta succedendo”, e quando una memoria diventa chiara, lo sarà per sempre, e smetterai di reagire a quello pseudo-stimolo.
Intanto, se hai sperimentato il pocket coffe dell’energia – e cioè i 20 respiri collegati – per un aiuto veloce, che ti avevo consigliato sopra (se non lo hai fatto clicca qui), dovresti aver notato dei benefici.
Questo esercizio puoi farlo tranquillamente più volte al giorno, ogni volta che hai un calo energetico, oppure quando ti senti in uno stato più ansioso; è chiaro che questo viene considerato un pronto soccorso visto che dura solo 30 secondi, e se hai una situazione di ansia più intensa e duratura, sarà necessario fare un lavoro più profondo e un po’ più lungo, di solito sono più che sufficienti 21 sedute, ma a volte anche meno.
Se vuoi saperne di più puoi anche leggere nella pagina “Attacchi di Panico”, dove troverai altri esercizi ed informazioni maggiori.
Per un appuntamento con noi puoi farlo nelle nostre sedi di Roma o di Parma
oppure ora è possibile farlo anche Online
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Un abbraccio
Paolo Cericola
Maestro di Respiro