Conosci il rischio di ipoventilazione?
In Italia quasi 30 milioni di persone, e forse più, sono a rischio di ipoventilazione, altrimenti detta ipercapnia, oppure scarso e difficoltoso modo di respirare, stato invalidante a volte ignorato eppure molto diffuso.
E’ allarmante che molte persone non ne siano consapevoli, mentre dovrebbero essere sottoposte a screening per poter intervenire in tempo.
Soprattutto ora che esistono interventi efficaci, come il Respiro della Memoria®.
Il testo sottostante è tratto da fonte Wikipedia
L’Ipercapnia è generalmente causata da ipoventilazione, malattie polmonari, diminuzione dello stato di coscienza.
Può anche essere causata da annegamento.
Può anche essere un effetto iniziale dovuto alla somministrazione troppo elevata di ossigeno in pazienti affetti da apneee notturne.
I sintomi e segni di ipercapnia comprendono l’arrossamento della pelle, frequenza cardiaca elevata, dispnea, extrasistole, spasmi muscolari, riduzione dell’attività cerebrale, aumento della pressione sanguigna.
Possono presentarsi anche mal di testa, stato confusionale e letargia (la letargia è la predisposizione a sonno continuo, a reazioni psichiche ridotte).
L’ipercapnia può indurre un aumento della gittata cardiaca, un aumento della pressione arteriosa ed una propensione verso le aritmie.
In caso di grave ipercapnia la sintomatologia progredisce verso il disorientamento, il panico, l’iperventilazione, le convulsioni, la perdita di coscienza.
A parte una percentuale di casi molto specifici dovuti ad altre cause, purtroppo questo stato grave, questa situazione perdurante, è indotta in maniera inconscia (non lo fanno apposta, voglio sperare), per la maggior parte a causa del taglio prematuro del cordone ombelicale che avviene al momento della nascita.
In pratica, appena nasci non ti viene lasciato il tempo materiale di prendere confidenza con il nuovo elemento.
Per fare un esempio, è come se ora ti prendessi e ti portassi su un aereo e poi ti dicessi di buttarti giù con il paracadute, o cercassi di spingerti direttamente: lo faresti? Oppure opporresti qualche resistenza?
Ora, se tu avessi fatto un corso di paracadutismo, forse lo faresti senza tanti problemi, vero?
Ma se tu non hai mai fatto paracadutismo, io credo che, oltre a fare un bel po’ di resistenze e cercare di prendermi a cazzotti, te la faresti sotto dalla paura, giusto?
Prova ad immaginare questa situazione alla nascita e poi vieni a raccontarmi che quella esperienza non ha avuto alcun effetto nella tua vita.
Quindi, quando il cordone ombelicale viene tagliato ai bambini, questi non sono ancora pronti a respirare bene in questa nuova situazione, perché per ben 9 mesi sono stati attaccati al cordone ombelicale per respirare e non hanno mai respirato direttamente con i loro polmoni, per cui il trauma iniziale è molto grande, senza contare quelli che vengono maltrattati (presi a schiaffi, punture, acqua fredda etc…), prova ad immaginare che tipo di shock iniziale puoi avere e poi portartelo dietro per tutta la vita, senza che tu te ne renda conto.
Ti consiglio di farti una breve cultura informativa alle pagine qui elencate:
Preparazione al parto naturale
Percorso di Crescita Personale di un anno
Mini Percorso di Crescita Personale
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Un abbraccio grande
Paolo Cericola
Maestro di Respiro