Mal di Testa
come farlo passare in 30 secondi
o al massimo in 2 minuti
Guarda il video più sotto!
Quello che viene comunemente chiamato mal di testa può essere suddiviso in varie classificazioni e nominativi, qui farò solo una brevissima descrizione e se vorrai saperne molto di più a fine pagina troverai un link che ti porterà in una pagina apposita.
Allora cominciamo (la fonte da cui ho preso queste informazioni è Wikipedia):
- #Cefalea (la cefalea è un disturbo doloroso della testa, talora associato a dolorabilità di faccia e/o collo). È la più comune tra le sindromi dolorose. In Italia colpisce circa dieci milioni di persone in modo episodico, due milioni in modo cronico. Le cefalee si dividono in due classi, le cefalee primarie sono quelle non secondarie ad altre patologie cranio-facciali; si possono dividere in tre gruppi principali:
- #Emicrania
- #Cefalea di tipo tensivo (CTT)
- #Cefalea a grappolo o Cluster headache
Se queste cefalee primarie diventano croniche, può risultare difficile distinguerne l’origine, poiché spesso in questi casi tendono ad avere una componente mista (tensionale, a grappolo, emicrania “trasformata”).
Le cefalee secondarie sono dovute ad un processo identificabile:
- Da lesioni intracraniche (processi occupanti spazio, modificazioni pressorie del liquor, alterazioni meningee)
- Da lesioni extracraniche (oculari, nasali e paranasali, orecchie, denti, bocca)
- Traumatiche e post-traumatiche
- Da nevralgia
- Da allergie
- Secondarie a patologie internistiche (vascolari, da assunzione/interruzione di sostanze, infettive, ormonali, metaboliche)
Sono state praticate parecchie indagini biologiche, elettrofisiologiche, vascolari, di diagnostica per immagini ma, allo stato attuale delle conoscenze, nessuna di esse ha valore di test diagnostico per le cefalee.
- #Emicrania (la più comune forma di cefalea primaria).
L’attacco emicranico si può schematicamente suddividere in tre fasi:- La prima fase corrisponde all’insorgere della vasocostrizione, dura da pochi minuti a mezz’ora circa ed è la fase delle aure. Le aure sono per lo più visive (scotomi scintillanti, emianopsie, ecc…), ma possono anche essere rappresentate da deficit motori, afasie, ecc…
- La seconda fase corrisponde alla vasodilatazione reattiva ed è la fase in cui insorge la sintomatologia dolorosa, causata dall’infiammazione delle strutture craniche sensibili al dolore. Il tipico dolore da emicrania è pulsante, unilaterale (ma che può diffondersi bilateralmente), spesso accompagnato da vomito e altri disturbi del sistema nervoso autonomo.
- La terza fase è la fase edematosa, in cui il dolore da pulsante diviene continuo, e si può protrarre fino ad alcuni giorni.
Ci sono molte altre descrizioni che qui tralascio perché riguardano casi molto specifici, che non riguardano la maggior parte delle persone.
Mi occuperò qui del comune mal di testa, la cefalea e l’emicrania.
Se non hai voglia di leggere ma hai fretta di risolvere il tuo problema allora CLICCA QUI!
La cefalea di tipo tensivo (CTT) può essere episodica o cronica.
La forma episodica è caratterizzata frequentemente da un dolore compressivo-costrittivo, lieve-moderato, bilaterale, non aggravato dall’esercizio fisico, della durata variabile dai 30 minuti ai 7 giorni. Nausea e vomito sono generalmente assenti, ma possono presentarsi fono- e fotofobia. La variante con contrazione muscolare è caratterizzata da dolorabilità dei muscoli pericraniali (dimostrabile anche mediante EMG).
La forma cronica è caratterizzata da una sintomatologia sovrapponibile a quella della forma episodica, ma con una frequenza della cefalea superiore ai 15 giorni al mese per più di 6 mesi.
La #cefalea di tipo tensivo è la più frequente (90%) tra le cefalee. È caratterizzata da dolore di qualità gravativo-costrittiva al capo soventemente associato all’aumento del tono dei muscoli del capo e/o della nuca.
L’emicrania.
Il termine emicrania (dal greco “hemikranion”, metà della testa) descrive un gruppo di cefalee accomunate da dolore localizzato al capo che si caratterizza per:
- Unilateralità, il dolore insorge in un solo lato del capo
- Qualità pulsante
- Intensità tale da ridurre o impedire la normale attività quotidiana
- Peggioramento provocato dall’attività fisica usuale.
Si tratta della causa più comune di cefalea ricorrente; si manifesta principalmente nel sesso femminile, tanto che il rapporto con il sesso maschile arriva fino ad essere 5:1 in paesi come il Messico.
In tutti i casi alla fine viene proposta terapia farmacologica.
Dopo tutta questa lettura, se l’hai fatta, cosa ne hai dedotto?
In sintesi per me, a parte una gran bella classificazione dei vari modi di chiamare il tuo mal di testa e varie “teorie” del perché ti “potrebbe” venire un mal di testa, l’unica soluzione proposta in pratica è quella di prendere farmaci.
Mi fermo qui perché penso che tu abbia capito e che, se sei arrivato/a in questa pagina, ti interessi qualcos’altro del tipo:
#Come far passare il Mal di Testa altrimenti detto Dolore di Testa?
Come farlo passare? Con uno strumento veramente molto usato, ma assolutamente poco conosciuto, il tuo RESPIRO!
MOLTE PERSONE CHE SOFFRIVANO DI MAL DI TESTA DA PARECCHI ANNI, SOO RIMASTE SCONCERTATE!
ATTENZIONE!!!
Le informazioni indicate in questa pagina non sono “cure mediche!”
Sono esercizi di consapevolezza e crescita personale ed hanno delle controindicazioni tipo:
STARE BENE!
SÌ, HAI CAPITO BENE, È POSSIBILE PER CHI SOFFRE DI MAL DI TESTA STARE BENE!
Gli esercizi qui consigliati da oltre 35 anni, e che puoi sperimentare subito e “gratuitamente”, hanno funzionato per moltissime persone, in circa 30 secondi fino ad arrivare al massimo a due minuti, MA NON PER TUTTE.
Per tre motivi principali:
- Per alcune persone serve più tempo!
- Per la maggior parte delle persone la “paura”!
- Alcuni sbagliano gli esercizi!
Non ti do alcuna garanzia di risultati con le cosiddette “prove scientifiche”, come qualcuno che cerca di “capire”, invece di sperimentare, mi richiede.
Per un semplice motivo:
Perché la tua garanzia sei “TU”!
Il tuo respiro puoi farlo solo ed esclusivamente tu e “soprattutto” nessun altro può pensare per te, e quindi chi mai potrà darti prove scientifiche su di te?
Il respiro non è un medicinale e non ha controindicazioni!
Quindi, se farai gli esercizi correttamente e con “pazienza”, sarai tu l’unica persona che potrà dire:
per me ha funzionato o per me non ha funzionato!
In ogni caso prova più di qualche volta prima di dare un qualsiasi giudizio.
Quindi passiamo subito all’opera:
ESERCIZIO N°1
Intanto fai questo esercizio di 20 respiri che mi piace chiamare il “pocket coffe dell’energia”, perché dura solo 30 secondi, e osserva cosa succede al tuo mal di testa.
- Prova Scientifica 1
Ora comunque ti do una prima garanzia, guarda pure il video che trovi nel link qui sotto, dove un medico di un ospedale di Milano parla dei benefici straordinari del respiro per vari tipi di malessere (durata 2.30 minuti):
- Prova scientifica 2
E qui ti segnalo anche una scoperta “scientifica” uscita su Repubblica il 25 giugno 2011, per leggere l’articolo:
- Prova scientifica 3
Un altra scoperta “scientifica” uscita sul Corriere della Sera – Salute il 7 maggio 2011, dove asseriscono che per far passare la “cefalea a grappolo” gli scienziati hanno dato l’ossigeno ai loro pazienti:
Mi nasce spontanea una Domanda:
PERCHÉ NON LI FACCIAMO RESPIRARE INVECE DI UTILIZZARE UNA BOMBOLA?
Una Testimonianza (una tra le tantissime).
Una esperienza con una persona che ha sofferto di mal di testa molto frequentemente durante la sua vita, provando di tutto, anche farmaci di svariato tipo, senza riuscire a migliorare neanche lievemente la sua situazione, se non momentaneamente.
Ho conosciuto questa persona, non perché fosse venuta da me per fare delle sedute di respiro, ma per altre vie e altre circostanze. Questa persona è un uomo, un manager, molto molto impegnato; poiché avevamo stretto un accordo di lavoro, lui doveva venire ad intervistarmi e fare una ripresa televisiva, per poter mettere poi a disposizione del pubblico quello che ci saremmo detti in quello spazio. La mattina del nostro incontro, lui venne e mi disse che aveva un fortissimo mal di testa, aveva già provato svariate cose alternative e visto che non accennava a placarsi o diminuire, anche dopo aver preso un farmaco, alla fine mi disse che preferiva rimandare l’intervista ad un altro giorno. Visto la difficoltà a metterci d’accordo per i nostri relativi impegni già per questo appuntamento, per non perdere l’occasione e rimandare a chissà quando il nostro appuntamento, gli proposi, per fargli passare il suo mal di testa, di fare questo esercizio dei 20 respiri che ti ho appena consigliato di fare. Alla fine dell’esercizio disse che stava un pochino meglio, quindi aveva notato una differenza. Però il mal di testa permaneva e non se la sentiva di continuare con l’intervista. Allora gli chiesi di riprovare di nuovo e lui lo fece e disse che andava un po’ meglio di prima, ma che il mal di testa era ancora molto forte! Gli proposi allora l’esercizio numero due, una variante che più avanti spiegherò anche a te. Dopo averglielo spiegato, fece anche questo e… Rimase in silenzio ancora un bel po’, prima di rispondere alla mia domanda su come andasse. “Sono sconvolto!” Questo è quello che disse appena aprì bocca. “In che senso?” chiesi io preoccupato, perché non riuscivo a capire cosa fosse successo. “E’ completamente scomparso, non ho più il mal di testa! Sto benissimo! Come è possibile? Non ci posso credere. Conosco un sacco di tecniche e le uso tutte da molti anni e non sono mai riuscito a farmi passare il mal di testa completamente. Sì, si riduceva, diminuiva abbastanza, ma scomparso del tutto mai! Wow grazie, questa mattina mi hai sconvolto, in soli 2 minuti, facendo i tre esercizi, ho scoperto qualcosa di impagabile per il suo valore. E’ talmente semplice che funziona!” La cosa bella che è poi successa è che lui ha testimoniato, durante la ripresa che abbiamo fatto, la sua esperienza. Lui è poi tornato a fare delle altre sedute, scoprendo cose che neanche lontanamente immaginava. |
Bel racconto vero?
Però ti posso parlare di molte esperienze anche per un anno intero, ma ciò non cambierà la tua vita, finché non sperimenterai in prima persona!
Allora, come va il tuo mal di testa?
E’ passato? Si è affievolito? C’è ancora, è come prima? Oppure è un po’ diverso?
Se è passato, FANTASTICO!
Se invece c’è ancora qualcosa, allora proviamo con una variante!
ESERCIZIO N°2
L’esercizio è come quello di prima, le stesse regole.
Però questa volta devi mettere la lingua in mezzo ai denti e portare la punta in alto verso il naso, ma sotto il labbro. Le labbra sono chiuse.
A questo punto fai i venti respiri come hai fatto prima:
Occhi chiusi – Dritti, ma rilassati – 4 respiri normali – 1 pieno pieno – 4 respiri normali – 1 pieno pieno – 4 respiri normali – 1 pieno pieno – 4 respiri normali – 1 pieno pieno
puoi stare ancora qualche secondo con gli occhi chiusi a goderti le sensazioni.
Bene, come va ora?
E’ cambiato qualcosa?
Di solito molti si stupiscono della sensazione di leggerezza e del fatto che il mal di testa è scomparso.
Se invece c’è ancora qualcosa, puoi ripetere tranquillamente l’esercizio, anche più volte, fino alla completa scomparsa del dolore.
Se ancora non è passato del tutto, allora proviamo con un’altra variante!
ESERCIZIO N°3
L’esercizio è come quello di prima, le stesse regole.
Anche questa volta devi mettere la lingua in mezzo ai denti e portare la punta invece in basso verso il mento, ma sotto il labbro. Le labbra sono chiuse.
A questo punto fai i venti respiri come hai fatto prima:
Occhi chiusi – Dritti, ma rilassati – 4 respiri normali – 1 pieno pieno – 4 respiri normali – 1 pieno pieno – 4 respiri normali – 1 pieno pieno – 4 respiri normali – 1 pieno pieno
puoi stare ancora qualche secondo con gli occhi chiusi a goderti le sensazioni.
Come va ora?
E’ cambiato qualcosa?
Nella maggior parte dei casi questi esercizi sono più che sufficienti a far scomparire il dolore, a volte in qualche raro caso è aumentato ancora di più il dolore per qualche minuto e poi è scomparso improvvisamente, quindi non demoralizzarti se ciò dovesse succedere.
Sii paziente con te!
Se invece dovesse ancora persistere, credo ci sia da lavorare in maniera più profonda, con delle sedute vere e proprie di Respiro della Memoria®, della durata di due ore, di cui un’ora piena di respiro cadauna.
Il Respiro della Memoria® è un metodo di autoguarigione che si impara in genere con un ciclo di 21 sedute, che possono arrivare fino a 30, a seconda del caso e del lavoro che si applica anche a casa.
Nel corso degli anni ho visto che i risultati migliori si hanno nei periodi prolungati, come la Settimana Terapeutica Individuale Personalizzata, con due sedute al giorno, oppure la Settimana Terapeutica di Gruppo che di solito facciamo ad Ischia o in altre località preposte. Questa soluzione permette nella maggior parte dei casi di tornare alla propria vita quotidiana molto tranquillamente.
La cosa migliore che consiglio di fare per migliorare la qualità della tua vita è quella di fare un ciclo base di 21 sessioni di Respiro della Memoria®, e questo puoi farlo nelle nostre sedi di Roma o di Parma, oppure Online
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Un abbraccio grande.
Paolo Cericola
Maestro di Respiro
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